“Occorre fare tutto il possibile per limitare la crescita della temperatura media globale sotto la soglia di 1,5 gradi centigradi, come sancito nell’Accordo di Parigi sul Clima: andare oltre si rivelerà catastrofico, soprattutto per le comunità più povere in tutto il mondo”. Così il Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.
“In questo momento critico – aggiunge – è necessario promuovere una solidarietà intra-generazionale e inter-generazionale. invito ciascun Paese ad adottare traguardi nazionali più ambiziosi per ridurre le emissioni”. Un appello importante che si unisce a quello lanciato negli scorsi mesi dai testimonial di stopglobalwarming.eu, l’unica iniziativa formale già incardinata istituzionalmente sul tema, e promossa da Marco Cappato (leader dell’Associazione Luca Coscioni e fondatore di EUMANS! Il movimento di cittadini europei attivo sulle principali tematiche legate alla sostenibilità), insieme a esperti come Alberto Majocchi (Professore Emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Pavia) e Monica Frassoni (ex co-Presidente del Partito Verde Europeo).
Stopglobalwarming è una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) nata da un’idea avanzata da 27 Premi Nobel e 5.227 scienziati che propone lo spostamento del le tasse dalle persone all’ambiente, e dunque alle emissioni di CO2, riducendo le tasse sul lavoro. Secondo la proposta – che per legge verrà obbligatoriamente discussa al raggiungimento del milione di firme ottenute in tutta Europa – chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata (dai 50 euro iniziali a 100 dopo 5 anni) incentivando il risparmio energetico e le fonti rinnovabili. Il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. In questo modo l’Unione Europea potrebbe ricavare un tesoretto di 180 miliardi di euro all’anno per ridurre la pressione fiscale sui lavoratori europei.
“Proprio nei giorni scorsi – dichiara Marco Cappato, uno dei promotori di stopglobalwarming.eu – abbiamo diffuso due allarmanti inchieste dell’ European Data Journalism Network , una sul riscaldamento medio subito dalle province italiane negli ultimi 60 anni, cresciuto di 2,2 gradi centigradi toccando picchi di oltre 4 gradi in alcune aree del Paese; l’altro sull’erosione in corso relativa alle spiagge europee. Infatti da qui al 2100 l’Italia potrebbe perdere ben 1.030,5 km (29,73%) di superficie, sempre a causa del riscaldamento globale. Entro il gennaio del 2021 dobbiamo raggiungere 1 milione di firme per portare la proposta di tassare le emissioni nelle stanze della politica europea. Oltre all’azione di sensibilizzazione offerta da Greta Thunberg e i Frydays For Future, oggi arriva anche l’importante monito del Papa, manifestazioni utili ad attirare l’attenzione pubblica su una probabile e imminente catastrofe ambientale, cui aggiungiamo l’unico strumento concreto e utile al far sedere intorno a un tavolo gli attuali decisori. Auspichiamo che il mondo cattolico aderisca in massa per il raggiungimento di un importante obiettivo comune”.