NEROLA: IL FASCINO DELLA SABINA ROMANA TRA STORIA MILLENARIA ED ESSENZE PREZIOSE

Chi ha voglia di dedicare una giornata alla scoperta dei magici dintorni di Roma può prevedere di organizzare una visita a Nerola, pittoresco borgo non lontano dalla Capitale che si erge su un alto sperone dei Monti Lucretili, nella Sabina Romana. Si adagia in un territorio ancora incontaminato che custodisce tesori inaspettati e ancora poco conosciuti ed è una località molto amata anche dai romani per una gita fuori porta, vantando una ricca storia e diversi monumenti.

La fontana in Piazza Municipio è stata realizzata nel 1885, la Chiesa dedicata al patrono San Giorgio Martire custodisce interessanti dipinti antichi e un bell’altare mentre la Chiesa di San Sebastiano è un’architettura moderna, risalente agli Anni Settanta, che ospita al suo interno una statua seicentesca raffigurante il santo e il bel fonte battesimale con lo stemma della famiglia nobiliare degli Orsini. Passeggiando per il borgo si scoprono altri piccoli gioielli artistici sparsi per le affascinanti viuzze, come la Fontana delle Cese dell’XI secolo, con teste di leoni e base ottagonale, oggetto di un recente intervento di restauro. Ma il fulcro principale del paese, che svetta su tutte le case antiche, i vicoli e le suggestive piazzette, è il Castello Orsini, insigne monumento che domina il panorama con la sua maestosa mole.

Edificato nella seconda metà del X secolo con il nome di “Castrum Nerulae”, per volontà di Benedetto Crescenzi, discendente di una famiglia baronale che governava la città, il borgo rimase alla nobile famiglia fino al 1235, anno in cui fu incluso tra i possedimenti papali. Nel corso del Trecento subentrarono gli Orsini, che ottennero la concessione del feudo e che lo trasformarono in residenza nobiliare facendo erigere le possenti quattro torri angolari, di cui una circolare ed una quadrangolare, entrambe con merlature. Il muro di cinta esterno è circondato da un fossato e il colpo d’occhio di tutta la fortificazione risulta piuttosto scenografico. Oggi la struttura è visitabile attraverso i suoi percorsi di ronda da cui si possono ammirare scorci panoramici mozzafiato sulla Valle del Tevere e con visite guidate che permettono di ammirare le stanze affrescate con mobilio del Seicento, il Salotto dei Cristalli, quello del Tavolo d’Oro, il Terrazzo Garibaldi e la Cappella. Durante i secoli la storia del Castello Orsini ha visto sfilare personaggi come Galileo Galilei, che vi è stato ospite per un mese alla fine del Cinquecento, diversi pellegrini che transitavano sulla vicina Via Salaria e che hanno dato origine all’Ospedale dei Pellegrini, i volontari guidati da Domenico Menotti Garibaldi che qui si accamparono durante la Campagna dell’Agro Romano per la liberazione di Roma nel 1867.

Il nome di Nerola, però, è legato indissolubilmente anche all’essenza di fiori di arancio amaro, oggi un profumo noto come essenza neroli, creato da Marie Anne de La Trémoille-Noirmoutier, moglie del Principe di Nerola: la dama amava talmente tanto il profumo dei fiori d’arancio da utilizzarli nella vasca da bagno e nell’acqua con cui lavava gli indumenti, dando vita ad una moda che si diffuse nelle corti dell’Europa del XVII secolo, quando altre dame iniziarono come lei a indossare guanti profumati con l’essenza dei fiori d’arancio, chiamata appunto in suo onore “Neroli”. Si tratta di uno degli oli essenziali più rari e pregiati al mondo, con un profumo a dir poco regale. Gli usi dell’olio essenziale di neroli sono diventati oggi davvero svariati grazie all’aromaterapia che utilizza come base questo profumatissimo distillato, perfetto per alleviare disturbi come ansia e depressione, per aiutare a combattere linsonnia favorendo il rilassamento e diminuendo le tensioni muscolari nonché il mal di testa. È utilizzato anche in prodotti dell’industria cosmetica grazie al gradevole e intenso aroma, e alle proprietà lenitive e cicatrizzanti, ma può essere anche utilizzato assoluto semplicemente massaggiato sulla cute. Altro prodotto di Nerola da non perdere è l’olio extra vergine della Sabina Dop, perfetto da provare a crudo sul pane, ma anche prodotti come le ciliegie e il vino.

Tutto questo si può assaporare e scoprire soggiornando direttamente a Roma, all’FH55 Grand Hotel Palatino, situato in un punto strategico nel quartiere Monti. La struttura, infatti, è a poca distanza da tutte le principali attrazioni ma nello stesso tempo si trova in una posizione tranquilla. Dotato di tutti i comfort compresa una palestra ben attrezzata, è un indirizzo perfetto anche per chi viaggia con animali ed è raggiungibile in auto facilmente, con possibilità di usufruire di diversi garage convenzionati: ideale quindi per chi viaggia con la macchina per visitare anche i dintorni di Roma.