Un evento di riflessione e sensibilizzazione dedicato al tema della violenza di genere: questo l’obiettivo che si propone di realizzare la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio in collaborazione con la Fondazione Movimento Bambino Onlus, con un incontro che già dal titolo si preannuncia di forte impatto emotivo: Non basta dire basta! Femminicidi e orfani speciali, in programma venerdì 29 novembre, alle ore 20:45, presso la sede della Fondazione.
L’iniziativa, che gode del patrocinio della Consigliera di Parità Regionale, Anna Maria Gandolfi, intende affrontare la dolorosa realtà dei cosiddetti “orfani speciali”: quei bambini che, in seguito ad un femminicidio, perdono la madre e si trovano separati dal padre, spesso detenuto o deceduto per suicidio dopo aver commesso il crimine. Figure di cui non si conosce neppure il censimento, e che si trovano ad affrontare traumi indicibili potendo contare sul sostegno dei nonni o delle famiglie affidatarie. A loro volta lasciati soli in un chiaroscuro legislativo che merita approfondimento e necessita di strumenti correttivi. E questo mentre piccoli uomini e piccole donne crescono, il tempo scorre, la vita pone dinnanzi a decisioni non differibili, il sostentamento economico diventa sempre più gravoso. Degno di nota e meritevole di plauso è la recente istituzione, dell’Osservatorio Nazionale Indipendente sugli Orfani Speciali promossa dall’Associazione Telefono Donne Italia. Dal 20 novembre gli orfani speciali e le loro famiglie affidatarie troveranno ascolto nel centro che si trova presso la sede di Telefono Donne Italia all’interno della ASST-Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. Inoltre, è attiva una linea di ascolto dedicata 24 ore su 24 che risponde al numero 3927723210. Alla serata prenderanno parte la Prof.ssa Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, scrittrice e presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus, nota per il suo impegno nel campo della tutela dei diritti dei minori e della difesa delle donne; la Presidente della Fondazione, la Prof.ssa Francesca Nodari, filosofa da anni impegnata al contrasto alla violenza di genere anche in virtù del suo vissuto, dalla cui difficile elaborazione è sorto il memoir: Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto (Mimesis, Milano-Udine 2016); l’Avv. Francesco Pisano, consulente legale del progetto Respiro, esperto di diritti delle vittime e di percorsi legali di supporto a chi è stato coinvolto in episodi di violenza domestica e di genere; infine, Renza Volpini, che ha perso la figlia Jessica – uccisa dal marito con 33 coltellate, il 13 febbraio 2007 – e che costituisce l’unico punto di riferimento per il nipote. Un incontro, con un focus di estrema urgenza sulla stretta connessione tra chi è stato travolto fino a perdere la vita da una brutale e terribile violenza e chi è sopravvissuto dovendo fare i conti con il lutto, la perdita, il trauma della violenza assistita, i fantasmi del passato, le paure per il futuro, il presente incerto. Un incontro che – attraverso l’appello che si fa quasi grido: Non basta dire basta! – intende ribadire con forza la ferma condanna di ogni forma di violenza contro le donne nella convinzione che l’attenzione su questi fenomeni sociali debba sempre restare alta e che il mondo della cultura possa giocare la sua parte promuovendo instancabilmente – e non solo in occasione della Giornata Internazionale del 25 novembre – momenti di approfondimento per sensibilizzare i giovani e la società civile tutta su quella che, purtroppo, è divenuta una piaga anche nel nostro Paese. |