In occasione della Giornata Mondiale della Contraccezione il 26 settembre, Durex, leader mondiale nel mercato del benessere sessuale, si fa portavoce del sesso sicuro e presenta gli ultimi dati relativi all’importanza dell’uso del preservativo quale metodo contraccettivo e anche unico rimedio per la prevenzione delle MTS.
Il brand conferma così il suo ruolo educational, già portato avanti con le campagne realizzate in collaborazione con Skuola.net oppure ideate per diffondere l’uso del condom quale valido alleato per il piacere sia dell’uomo sia della donna.
L’approccio alla contraccezione è cambiato molto negli anni: l’anticipazione dell’inizio della vita sessuale e il posticipo della fecondità hanno come diretta conseguenza un aumento degli anni da “coprire” con metodi contraccettivi per evitare una gravidanza indesiderata*, e la necessità di informare un pubblico sempre più eterogeno sull’argomento.
Durex rivela** che la sicurezza e l’affidabilità (rispettivamente per il 31% e il 30%) sono i fattori più importanti nella scelta del metodo contraccettivo – sia per gli uomini sia per le donne. È emerso che il preservativo è la forma di più utilizzata (37% del campione, percentuale che sale al 57% tra i giovani 18-24), e la prevenzione di una gravidanza indesiderata è risultata essere il primo motivo per il quale in generale lo si utilizza (27% degli intervistati).
Nel corso degli anni c’è stato il passaggio da una contraccezione “naturale” a una di tipo più moderno e quindi più efficace: l’indagine del 1979 rilevava un uso del coito interrotto del 46%, valore che si dimezza nell’indagine del 2006 arrivando al 22%, e i dati più recenti riportano un suo utilizzo pari a circa il 20%*.
I dati italiani* in merito alle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) evidenziano una tendenza in diminuzione anno dopo anno:
- nel 2016 il numero di IVG riferito dalle Regioni è stato pari a 84.926, con una diminuzione del 3.1% rispetto al 2015
- per il terzo anno consecutivo il numero totale delle IVG è stato inferiore a 100.000 (più che dimezzato rispetto ai 234.801 del 1982, anno in cui si è riscontrato il valore più alto in Italia)
- considerando solamente le IVG effettuate da cittadine italiane, per la prima volta il valore scende al di sotto di 60.000.
Un fattore chiave nel corso degli anni si è dimostrato essere il livello di istruzione, ai quali è indirettamente collegabile l’educazione sessuale.
Le donne con istruzione più elevata** sono quelle che maggiormente hanno migliorato le loro conoscenze e modificato i loro comportamenti relativamente al controllo della fecondità. Il ricorso all’IVG diminuisce di continuo* tra le donne con titolo di studio alto, mentre il valore risulta in aumento nell’ultimo periodo tra le donne con un basso titolo di studio.
La GSS Durex** ha permesso di evidenziare che chi ha ricevuto un’educazione sessuale e utilizza il preservativo, ha una maggiore consapevolezza dei rischi del praticare sesso non protetto, dalla gravidanza indesiderata alla diffusione delle malattie trasmissibili sessualmente (rispettivamente per il 40% e 37% degli intervistati).
Andamento positivo anche tra i giovani: oltre la metà degli intervistati tra i 18 e i 24 anni (58% del panel) che ha ricevuto un’educazione sessuale, ha dichiarato di praticare sesso sicuro e comprendere la biologia della riproduzione e l’importanza della prevenzione dalle infezioni.
Infine, l’85% degli intervistati che utilizza il preservativo ha dichiarato di raggiungere il piacere sessuale durante l’amplesso, confermando il suggerimento di Durex a regalarsi consapevolmente momenti di massima intesa, senza interrompersi sul “più bello”.
Praticare sesso sicuro utilizzando il preservativo aiuta quindi a prevenire in primis le MTS e controllare le gravidanze indesiderate, ma soprattutto a migliorare la vita sessuale di coppia raggiungendo il piacere, grazie a consapevoli momenti di complicità.