Milano – Assegnato nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, il premio di laurea in memoria di Giorgio Ambrosoli per l’edizione 2023 a Lavinia Filieri, ricercatrice in Studi sulla criminalità organizzata dell’Università Statale di Milano, che ha concluso il dottorato presso il Dipartimento di Studi internazionali giuridici e storico-politici con una tesi dal titolo “La documentazione interdittiva antimafia: ordinamento singolare e cortocircuiti della legalità”.
Il riconoscimento alla tesi – scelta tra le 16 candidate (11 tesi di laurea e 5 di dottorato) – è stato consegnato dalla vicesindaco Anna Scavuzzo insieme a due dei membri della Commissione esaminatrice, il dottor Armando Spataro e l’Avvocato Tiziano Barbetta.
Presenti alla cerimonia di consegna anche la vedova Anna Lori e il nipote dell’avvocato, Stefano Mattacchini Ambrosoli, e per l’Università Statale di Milano la protettrice prof.ssa Marilisa D’Amico, il direttore del Dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico – Politici Marco Pedrazzi, e il professor Fabio Basile.
Come riportato nella motivazione “la candidata tratta di un istituto di diritto amministrativo di grande rilevanza e di notevole complessità: quello della documentazione antimafia di tipo interdittivo, volto a prevenire le infiltrazioni mafiose nelle attività economiche e le conseguenti illegalità. La tesi merita di essere premiata in quanto si contraddistingue per un argomentare chiaro e rigoroso che procede in ordine logico sulla scorta di una approfondita conoscenza delle fonti legislative, giurisprudenziali e dottrinali, pervenendo a risultati che vanno ben al di là di un lavoro descrittivo”.
“Attraverso questo premio Milano conferma l’impegno a onorare fattivamente la memoria di Giorgio Ambrosoli, la sua vita, il suo lavoro, la sua dedizione promuovendo la cultura della legalità e dando il giusto valore alla formazione, alla cultura, allo studio. In una città come la nostra così operosa, ricca di occasioni e opportunità, è necessario avere anticorpi pronti al contrasto e alla lotta di possibili fenomeni di corruzione, illegalità e infiltrazioni mafiose – ha spiegato al vicesindaco Anna Scavuzzo -. Ecco perché il lavoro di tutti e di ciascuno, a partire da quello nelle Università, è fondamentale per promuovere una cultura della giustizia, della legalità e del diritto che sia all’altezza delle sfide che la nostra città e il nostro Paese affrontano”.