Cinque donne – una suora, un’attivista, un’imprenditrice sociale, una volontaria nel settore umanitario e un’avvocatessa esperta di apolidia – saranno premiate come vincitrici del Premio Nansen per i Rifugiati 2024 dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.
La vincitrice a livello globale di quest’anno è Suor Rosita Milesi, una suora brasiliana, avvocato, assistente sociale che ha difeso i diritti e la dignità delle persone in fuga per quasi 40 anni. Le altre quattro sono state nominate vincitrici regionali.
“Molto spesso, le donne affrontano rischi maggiori di discriminazione e violenza, specialmente quando sono costrette a fuggire”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. “Ma queste cinque vincitrici dimostrano come le donne stiano anche svolgendo un ruolo cruciale nella risposta umanitaria e nella ricerca di soluzioni”. Grandi ha elogiato la loro dedizione nell’incoraggiare azioni nelle loro comunità, nel dare sostegno a livello locale e nel plasmare politiche nazionali.
Suor Rosita ha assistito personalmente migliaia di persone in fuga, aiutandole ad ottenere documentazione legale, alloggio, cibo, cure mediche, formazione linguistica e accesso al mercato del lavoro in Brasile. Come avvocato, ha avuto un ruolo fondamentale nel plasmare le politiche pubbliche. Il suo lavoro sulla legge brasiliana del 1997 sui rifugiati, ad esempio, ha contribuito a rafforzare i diritti dei rifugiati in linea con la Dichiarazione di Cartagena del 1984 sui rifugiati, garantendo che faccia di più per proteggere, includere e potenziare le persone costrette a fuggire, allineandosi agli standard internazionali.
“Ho deciso di dedicarmi a migranti e rifugiati. Sono animata dalla crescente necessità di aiutare, accogliere e integrare i rifugiati”, ha detto Suor Rosita, 79 anni. “Non ho paura di agire, anche se non otteniamo tutto ciò che desideriamo. Se prendo in mano qualcosa, rivolto il mondo pur di realizzarla”, ha aggiunto.
Le quattro vincitrici regionali che riceveranno il premio quest’anno sono:
- Maimouna Ba (Africa), un’attivista del Burkina Faso che ha aiutato oltre 100 bambini sfollati a tornare a scuola e ha fatto si che più di 400 donne sfollate ottenessero l’indipendenza finanziaria.
- Jin Davod (Europa), un’imprenditrice sociale che ha tratto dalla propria esperienza di rifugiata siriana l’ispirazione per costruire una piattaforma online che ha messo in connessione migliaia di sopravvissuti a traumi con terapisti qualificati che offrono supporto di salute mentale gratuito.
- Nada Fadol (Medio Oriente e Nord Africa), una rifugiata sudanese che ha mobilitato aiuti essenziali per centinaia di famiglie di rifugiati in fuga verso l’Egitto in cerca di sicurezza.
- Deepti Gurung (Asia-Pacifico), che ha fatto campagna per riformare le leggi sulla cittadinanza del Nepal dopo aver scoperto che le sue due figlie erano diventate apolidi, aprendo una strada verso la cittadinanza per loro e per migliaia di persone in situazioni simili.
Inoltre, il popolo della Moldavia riceverà una menzione d’onore per aver agito come un faro di umanità. Mettendo da parte le proprie sfide economiche, hanno rapidamente trasformato scuole, spazi comuni e abitazioni in rifugi per oltre un milione di persone in fuga dalla guerra in Ucraina.
I premi saranno consegnati durante una cerimonia a Ginevra alle 19:30 CEST del 14 ottobre. Presentato dall’attrice sudafricana Nomzamo Mbatha, l’evento metterà in luce il lavoro dei vincitori e includerà esibizioni dell’Ambasciatrice di Buona Volontà Kat Graham, della soprano moldava Valentina Nafornița e della cantautrice Emeli Sandé (MBE). L’evento sarà anche trasmesso in diretta streaming.
I premi sono possibili grazie al supporto dei Governi di Norvegia e Svizzera, della Fondazione IKEA e della Città e Cantone di Ginevra. Sono intitolati all’esploratore, scienziato, diplomatico e umanitario norvegese Fridtjof Nansen.
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