Quali sono le regioni italiane più fortunate alla lotteria?
Nonostante abbia oltre vent’anni, la febbre del SuperEnalotto non è mai diminuita. La lotteria che in qualche occasione faceva addirittura attraversare il confine a molti stranieri (Austriaci e Tedeschi in primis) per accaparrarsi un biglietto fortunato soprattutto quando raggiungeva premi record.
Ma torniamo in Italia: quali sono le regioni più fortunate del nostro stivale? Dalla nascita del SuperEnalotto (1997) fino ai giorni nostri la Campania si è piazzata al primo posto registrando ben 18 vincite e affermandosi ancora una volta come la capitale italiana del Lotto.
Al secondo posto della classifica è arrivata la regione Lazio, con 16 jackpot vinti, seguita dalle 12 vincite realizzate in Emilia Romagna, dalle 10 della Puglia e dalle 9 vincite del Veneto.
Molto interessanti anche le posizioni della Toscana, in cui sono stati vinti 9 jackpot, del Piemonte e della Sicilia, entrambi titolari di 7 vittorie di jackpot. Malgrado la regione più popolosa d’Italia sia la Lombardia, quest’ultima si è piazzata solo all’ottavo posto nella mappa delle vittorie (pubblicata sul sito dalla redazione Lottoland ndr) che ha messo in evidenza con un disegno molto eloquente quali sono le regioni italiane maggiormente baciate dalla fortuna.
Dall’osservazione di questi dati viene spontaneo chiedersi se la regione, o il luogo in cui viene giocata la schedina, rivesta un ruolo importante ai fini del successo della stessa giocata. Premesso che le regioni abitate da un numero consistente di giocatori tendono ad essere quelle in cui si realizzano più vincite, la risposta al quesito è negativa in quanto ogni schedina giocata online o in ricevitoria ha le stesse probabilità di vincita di qualsiasi altra schedina.
Nell’era di internet è stato verificato che il giocatore preferisce tentare la fortuna compilando la schedina sui siti della lotteria legalmente autorizzati da parte dello Stato. La nuova abitudine del giocatore di piazzare i numeri online ha avuto una notevole crescita soprattutto dell’ultimo quinquennio e alla base di questa crescita ci sono delle motivazioni sia di natura pratica sia di natura economica.