Tra le tante esperienze imperdibili nella Costa degli Etruschi, la scoperta della Macchia della Magona regala emozioni uniche. Qui, si possono ammirare panorami mozzafiato, immergersi nella natura della macchia mediterranea, e incontrare una ricca varietà di flora e fauna. Un luogo ideale per vivere avventure intense, sia a cavallo che in mountain bike, il tutto a pochi passi dal mare, in un ambiente che combina perfettamente natura e tranquillità…
C’è un luogo, in Toscana, dove la natura trasporta il visitatore in un mondo magico, immergendolo in atmosfere uniche lontane dal caos cittadino, in completa connessione con quella che è la macchia mediterranea dominata da splendidi esemplari di alberi: si tratta della Macchia della Magona, alle spalle di Bibbona, un complesso forestale dall’alto valore naturalistico dove la parola d’ordine è il turismo lento, quello che si pratica senza frenesia e che rende ogni passeggiata un’esperienza immersiva a 360 gradi. Ci troviamo nella provincia di Livorno, in quel tratto conosciuto come Costa degli Etruschi, dove il verde delle colline orante da antichi borghi lascia spazio alle spiagge dorate lambite dall’acqua turchese. In questo contesto paesaggistico tutto da esplorare, la Macchia Magona si distingue per la sua accessibilità e la rete di sentieri adatti a tutti, sia a famiglie con bambini piccoli sia a persone un po’ più in là con gli anni. Gli itinerari sono percorribili non solo a piedi, ma anche a cavallo o in mountain bike, cosi da andare incontro alle diverse esigenze di ogni tipo di escursionista. Sono percorsi che si intrecciano dalla pianura alla collina per circa una cinquantina di chilometri, coprendo 1636 ettari in cui regnano lecci, querce ed essenze arbustive ed arboree tra cui corbezzolo, mirto, ginestra, erica, cisto, ginepro e alloro. Si nota anche la presenza di pini, cipressi e alcuni tipi di cedro che formano le piante tipiche dell’ambiente mediterraneo ospitate in un arboreo sperimentale della Riserva Naturale Biogenetica di Bibbona, valore aggiunto alle tante meraviglie naturalistiche che via via si incontrano.
Di queste fanno parte molte specie di animali come cinghiali, caprioli, daini, lepri, volpi, istrici, scoiattoli, tassi, ricci e non è difficile ammirare la sosta di uccelli migratori tra cui la beccaccia, il colombaccio, la poiana, e alcune specie di passeracei. La rete di itinerari permette di raggiungere punti panoramici ad alto tasso di meraviglia: immancabile la sosta per ammirare il paesaggio circostante dal Belvedere di Poggio Cavaliere e dal Passo delle Golazze Aperte. Cosi come la tappa in località Botro di Campo Sasso, dove si trovano i resti del Mulino Vecchio con la sua struttura su tre livelli, e la sua piccola cascata nelle immediate vicinanze dona quel tocco affascinante che rende l’esperienza di visita ancora più intensa. I tre percorsi principali sono suddivisi in diverse tappe, ognuna caratterizzata da cartelli informativi e diverse installazioni. Il Percorso Panoramico è quello verde, una passeggiata facile che segue la strada delimitata da quelli che sono i famosi filari di cipressi: lungo questo sentieri si incontrano quattro punti di interesse che invitano il visitatore a riconoscere gli alberi al tatto, scoprire le abitudini dei cinghiali, guardare il bosco dalla grande finestra e osservare il bel paesaggio toscano. C’è poi il Sentiero dei Vecchi Mestieri, ovvero il percorso azzurro: si tratta di una breve escursione attraverso il bosco di lecci che porta alla scoperta di tracce lasciate nei secoli dagli abitanti del posto, dove si incontrano la vecchia porcareccia, quella parte della fattoria dove venivano allevati i maiali, la capanna dei boscaioli, la carbonaia e l’antico mulino ad acqua, tutte costruzioni che venivano realizzate con quello che si trovava sul posto come pietre, legno e calce che si otteneva cuocendo pietra calcarea in fornaci appositamente realizzate. Il Sentiero del Bosco, il percorso rosso, porta invece ad intraprendere una passeggiata nel bosco più folto, attraversare il piccolo torrente e contemplare gli alberi.
Oltre a scoprire tutte le meraviglie naturalistiche con suggestive passeggiate, qui c’è anche la possibilità di praticare l’antica arte del tiro con l’arco. Questa disciplina non competitiva prevede l’utilizzo di archi tradizionali e frecce in legno durante l’avviamento dei bambini e la pratica lungo il percorso allestito con numerosi bersagli e frequentato da diversi arcieri. Un’esperienza che regala un ulteriore valore aggiunto a chi si concede di esplorare questi luoghi incantati, richiamati, quindi, non solo dalle bellezze della natura. La Macchia della Magona si può raggiungere con molta facilità dal Park Hotel Marinetta, immerso in un parco mediterraneo di 3 ettari, a soli 200 metri dalla sua spiaggia privata. Si trova a Marina di Bibbona, ed è una destinazione perfetta per chi viaggia con famiglia al seguito ma anche per coppie che sono alla ricerca di relax, comodità e benessere.