Villa San Giovanni – Il terzo appuntamento della “Nona del Teatro Primo” coincide con il gradito ritorno di Rosario Palazzolo, in scena con Salvatore Nocera nello spettacolo “L’ammazzatore”. Il testo, pubblicato nel 2007, è di Palazzolo. La regia è di Giuseppe Cutino, la scena e i costumi di Daniela Cernigliaro, il disegno luci Petra Trombini, aiuto regia Simona Sciarabba.
Una produzione A.M.A. Factory, in collaborazione con Teatro Biondo Palermo, Teatrino Controverso, T22 e M’Arte Movimenti d’Arte.
Lo spettacolo, cui si potrà assistere nelle due consuete repliche di sabato 26 novembre alle 21:00 e domenica 27 novembre alle 18:15, nasce dall’incontro tra il drammaturgo Rosario Palazzolo e il regista Giuseppe Cutino, due poetiche differenti, due modalità artistiche agli antipodi, due mondi dispari che ne “L’Ammazzatore” divengono pari, sinergici, dialoganti, che si trasformano insieme, ciascuno nella palafitta dell’altro, piedi a mollo, a godersi il paesaggio.
Ci sono uomini costretti a vivere una vita che non gli appartiene, per scelte che non hanno fatto, per idee che non condividono. Ernesto Scossa, il protagonista de “L’ammazzatore”, è uno di questi. Nato in una Palermo che non concede vie d’uscita, si trova a dover uccidere per mestiere, fino a quando la consapevolezza di una scelta non gli concederà un vago spiraglio di luce. E farà ciò che c’è da fare, costi quel che costi. Non è una storia di mafia, per niente, non lo è. È una storia minuscola di un uomo minuscolo capace di pensieri minuscoli, un uomo che si fa emblema dell’umanità tutta: disorientata e meschina, delicata e derelitta, ironica e corrosiva. Ma è un inno alla vita, nonostante tutto, L’ammazzatore, perché è un’invenzione costante, è il moto di chi non smette mai di andare avanti, persino davanti al baratro. Ed è anche una lingua, divaricata e poetica, fatta di parole uscite come da un carillon piccolissimo, capace solo di pensieri mignon, e che sottende gesti delicati, tenuti nascosti nelle pieghe di trame arricciate. Come se del vivere bisognasse vergognarsi.
Rosario Palazzolo è nato e vive a Palermo. È scrittore, drammaturgo, regista e attore. Per il teatro ha scritto, diretto e interpretato, fra gli altri: Ciò che accadde all’improvviso (2006), I tempi stanno per cambiare (2007, con Luigi Bernardi), Ouminicch’ (2007), ‘A Cirimonia (2009), Pinuocchio (2010), Manichìni (2011), Portobello never dies, Santa Samantha Vs – Sciagura in tre mosse, che comprende gli spettacoli Lo zompo, Mari/age e La veglia, trilogia prodotta dal Teatro Biondo Stabile di Palermo.
Nel 2018 ha debuttato a Torino una versione teatrale della sua novella L’ammazzatore, coprodotto da ACTI Teatri Indipendenti Torino e Teatro Biondo Palermo, di cui è stato anche attore, con la regia di Giuseppe Cutino. Ha scritto e diretto Letizia forever, spettacolo che ha superato le 150 repliche. A fine 2021 ha scritto e diretto Eppideis, spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Catania, interpretato da Silvio Laviano.
Vincitore del 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano, nel 2016 è stato insignito del Premio Nazionale della Critica per la sua attività di drammaturgo.
Negli anni, il suo lavoro è stato oggetto di studio presso le università di Liverpool, Manchester, Catania, Salerno, Messina, Palermo, Bologna e Capodistria.
Per la narrativa ha scritto la novella L’ammazzatore (2007) e i romanzi Concetto al buio (2010), Cattiverìa (2013); più di recente La vita schifa (2020) e Con tutto il mio cuore rimasto (2021), editi da Arkadia Editore nella collana SideKar, proposti entrambi al Premio Strega.
Nel 2016 è uscita per Editoria & Spettacolo la sua prima raccolta di testi teatrali: Iddi – Trittico dell’ironia e della disperazione. Del 2018 è la pubblicazione della trilogia Santa Samantha Vs – Sciagura in tre mosse, edita da Il Glifo. Nel 2020 Vetrano e Randisi dirigono e interpretano il suo testo ’A Cirimonia, che vince il Premio Nazionale della Critica.
L’AMMAZZATORE
testo di Rosario Palazzolo
con Salvatore Nocera e Rosario Palazzolo
regia di Giuseppe Cutino
scena e costumi Daniela Cernigliaro
disegno luci Petra Trombini
aiuto regia Simona Sciarabba
Per assistere allo spettacolo “L’AMMAZZTORE”, terzo evento in rassegna al Teatro Primo di via Delle Filande n. 29 di Villa San Giovanni, è obbligatoria la prenotazione.
I biglietti prenotati dovranno essere ritirati 20 minuti prima l’inizio dello spettacolo, pena l’annullamento della prenotazione (al n. 347.6973297, anche whatsapp).
Biglietto Intero €13,00 – Ridotto (Under 30) €10,00.
A margine della rassegna, domenica 27 novembre alle ore 11.00, la presentazione di “Con tutto il mio cuore rimasto” (Arkadia editore, 2021) nell’ambito di CORRENTIfestival, Festival d’Arte e Cultura organizzato a Villa San Giovanni dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con alcune associazioni del territorio tra cui il Teatro Primo.