Alle 20.30 di ciascun Paese scatterà l’Ora della Terra: l’invito è quello di spegnere le luci per un’ora e riflettere sull’importanza delle nostre scelte per la salvaguardia della natura e la lotta alla crisi climatica
La nostra salute dipende da quella del Pianeta. Lo sapevamo, ma in questo ultimo anno di pandemia e emergenze ambientali lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Un Pianeta in salute garantisce tutela alle future generazioni, alle altre specie e contribuisce a combattere il cambiamento climatico, ma la natura non può fare tutto da sola. Oggi più che mai sono fondamentali le scelte di comportamento di ognuno di noi. Per questo, sabato 27 marzo, alle ore 20.30 locali, in tutto il mondo scatterà l’Ora della Terra, l’annuale appuntamento proposto da WWF che mobilita tutti, istituzioni, comunità e cittadini, invitandoli a fare un semplice quanto importante gesto: spegnere le luci per un’ora con l’obiettivo di dimostrare un impegno concreto per la salvaguardia del nostro Pianeta.
La biodiversità globale è vittima di un allarmante declino, che viaggia a una velocità senza precedenti: secondo l’ultimo Living Planet Report del WWF, il 75% della superficie terrestre non coperta da ghiaccio è già stata significativamente alterata e la maggior parte degli oceani è sovrasfruttata. La distruzione e il degrado di foreste, zone umide, praterie, barriere coralline e altri ecosistemi hanno prodotto un calo medio del 68% delle popolazioni di vertebrati in tutto il mondo, a partire dal 1970. La conservazione e il ripristino dei sistemi naturali sono essenziali anche per contrastare il disastro climatico, così come è necessario accelerare le azioni di decarbonizzazione.
Earth Hour è un’occasione per manifestare la nostra vicinanza alla natura e fare qualcosa di buono per il Pianeta e per tutti i suoi abitanti, unendo la nostra voce a quella degli altri milioni di persone in tutti i Paesi del mondo.
L’appuntamento con l’Ora della Terra è arrivato alla 13esima edizione e anche nel 2020, nonostante le gravissime difficoltà derivanti dalle restrizioni adottate da molti Paesi a causa della diffusione della pandemia da Covid-19, sono stati ben 190 i Paesi coinvolti, 2,2 milioni i monumenti, edifici istituzionali e privati che hanno spento le luci, oltre 4,7 miliardi di messaggi diffusi sui social network e sul web attraverso #EarthHour, #connect2earth e gli altri hashtag correlati. Anche quest’anno saranno innumerevoli le partecipazioni all’iniziativa da parte dei Paesi di tutto il mondo. In Italia, i comuni che fino ad oggi hanno confermato la loro adesione all’iniziativa sono circa 40. La formula dello spegnimento di monumenti, palazzi, piazze, strade è confermata (a Roma si spegneranno il Colosseo e San Pietro) a fianco ad altre attività di rilancio dell’evento online. Anche la rete delle Oasi WWF prenderà parte con iniziative locali.
La mobilitazione online per tutti i cittadini comincerà da lunedì 22 sui canali di WWF Italia e WWF YOUng, che proporrà una sfida a chiunque sia in grado di coglierla: ogni giorno verranno raccontate le scelte di comportamento più responsabili per la tutela del Pianeta e tutti saranno invitati a mettere in mostra il loro contributo. In aggiunta, il WWF racconterà le storie di persone nel mondo che hanno scelto di compiere piccoli grandi gesti per la tutela della natura, i nuovi eroi moderni. Inoltre si prevede la partecipazione delle aziende nel sostegno attivo dell’evento con iniziative locali e private di spegnimento delle luci e coinvolgimento dei dipendenti.
Accanto al WWF Italia quest’anno ci sarà anche RDS 100% Grandi Successi che, come radio partner dell’evento Earth Hour 2021, promuoverà l’iniziativa su suoi canali dal 22 marzo al 27 marzo. RDS 100% Grandi Successi è da sempre attenta a sostenere con la sua grande visibilità cause sociali ed ecologiche, sensibilizzando i propri ascoltatori su temi importanti come quelli evidenziati dal WWF.
“Il 2021 sarà un anno di massiccia mobilitazione anche a livello istituzionale, con l’appuntamento della 26ima Conferenza delle Parti (COP) sul Clima, l’incontro di tutti gli stati che hanno aderito alla Convenzione Quadro sul Cambiamenti climatico e all’Accordo di Parigi. La COP vera e propria si terrà a Glasgow, in UK, a novembre, ma le fasi iniziali si svolgeranno proprio in Italia (a Milano) con lo Youth Event e la Pre-COP previste a fine settembre e inizio ottobre. L’Italia sarà protagonista internazionale anche per via della sua presidenza al G20: l’incontro dei leader a fine ottobre a Roma dovrebbe favorire decisioni coraggiose da parte della COP di Glasgow”, afferma Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia di WWF Italia. “È bene che esigiamo che i responsabili dei Governi facciano il loro lavoro, ma è fondamentale anche che ognuno di noi cominci a cambiare le proprie scelte e a eliminare i combustibili fossili dalla propria vita quotidiana, perché questo sarà decisivo per determinare i grandi cambiamenti ormai improrogabili, tuttora rallentati da visioni e interessi miopi. Ci auguriamo anche che ognuno faccia del suo meglio per coinvolgere gli altri e far sentire la propria voce per salvare il Pianeta e garantire per un futuro sostenibile a noi e alle altre specie”.