Lo scrittore napoletano Mario Volpe è tornato sul panorama editoriale con il nuovo libro Casa Paradiso, pubblicato con Capponi Editore.
Benito Gramaglia è un ingegnere delle ferrovie svizzere in pensione. Dopo la morte della moglie, per non essere di peso ai suoi tre figli, decide di trasferirsi in una residenza per anziani facoltosi tra i monti del Ticino, in cambio di tutto il suo patrimonio.
In un primo momento i familiari si adegueranno alle scelte dell’anziano genitore dimostrandogli affetto con la loro costante presenza. Ma con il passare del tempo le loro visite presso la casa di riposo saranno sempre più rare fino a sparire del tutto, lasciando Benito solo e alle prese con un’improvvisa forma di demenza che lo porterà ad alternare momenti di lucidità con periodi di smarrimento.
Malgrado i problemi mentali che lo affliggono, l’ingegnere Gramaglia riuscirà, grazie ai suggerimenti degli anziani compagni della residenza, a elaborare una strategia per spingere i figli a ritornare, lasciando credere loro di essere in possesso di una residua parte di denaro che potrebbero ereditare dopo la sua morte.
La notizia porterà scompiglio nella vita dei tre fratelli che faranno a gara per riavvicinarsi all’anziano genitore.
“Ho scritto questo libro perché volevo sperimentare fino a che punto possa essere lecito ricorrere alla menzogna, all’artificio per un bene superiore – ha dichiarato lo scrittore.
La stesura nasce da lunghe osservazioni sulle dinamiche familiari che per anni mi hanno circondato, sui contrasti per motivi di eredità e sul peso del danaro negli affetti, portando a nudo il suo ruolo quale strumento di discordia o di pace se ben amministrato.
Inoltre, desideravo trattare il ruolo della memoria, la base di ogni esistenza e relazione umana. Quando i ricordi svaniscono non ci rendiamo conto che stiamo perdendo la nostra storia e la nostra traccia di passaggio sarà inevitabilmente compromessa. L’esistenza è fatta di ricordi e senza di essi non vi è modo di esistere.”
“Casa Paradiso intende (attraverso la caratterizzazione del modo ti vivere dei suoi personaggi) affondare il dito nel tema della solitudine e dei ricordi, e di quanto esso sia sempre più attuale – sottolinea anche la casa editrice. Sembra un paradosso che in un mondo iperconnesso, dove è possibile parlarsi viso a viso a migliaia di chilometri di distanza come se si fosse vicini di casa, gli uomini e le donne si sentano sempre più soli. Perché, una volta staccata la comunicazione digitale che ci connette all’altro, la sensazione di isolamento prevarica le esistenze di chi non gode di una vita permeata da affetti disinteressati e dal reale desiderio di condivisione”.
In un’interessata gara di solidarietà verso l’anziano genitore, tra ipocrisie familiari, contrasti tra fratelli per motivi di danaro e prevaricazioni su ogni scelta personale, l’ultimo atto della vita di Benito offrirà loro un importante spunto di riflessione sui veri valori dell’esistenza, sull’importanza della memoria e delle relazioni padre figli.