Si avvicina l’inizio dell’alta stagione in montagna. I bellissimi comprensori sciistici italiani richiamano ogni anno milioni di appassionati della neve, tra cui anche molti cittadini stranieri che apprezzano le nostre montagne. Questo fa sì che l’utilizzo soprattutto delle piste e degli impianti di risalita sia regolamentato per consentire a tutti delle vacanze sicure e in caso di incidenti si possano stabilire le giuste responsabilità.
Dal 1 gennaio, infatti, sono entrate in vigore le nuove norme che disciplinano più specificatamente chi frequenta le piste facendo lo sci di pista e chi frequenta gli ambienti non controllati facendo sci fuoripista o escursionismo (decreto legge n.40/2021), rifacendosi al Codice della Strada.
Nello specifico è stato introdotto l’obbligo del casco protettivo per i minori di anni 18 per lo sci nordico, snowboard e telemark e per tutti coloro che negli appositi spazi praticano le evoluzioni acrobatiche.
Per l’assicurazione, che è obbligatoria e deve coprire i danni provocati a terze persone, sarà il gestore delle aree sciabili attrezzate, con esclusione di quelle riservate allo sci di fondo, a mettere a disposizione degli utenti, all’atto dell’acquisto dello Skipass, la polizza assicurativa a chi ne è sprovvisto. La multa per i trasgressori va da euro 100 a 150, oltre al ritiro dello skipass.
Altra novità è rappresentata dal divieto di sciare in stato di ebrezza in conseguenza di uso di bevande alcoliche e tossicologiche. In caso di sciata “incapace” su pista nera e sciata sotto l’effetto di alcol e droghe le sanzioni arrivano fino a 1.000 euro.
In caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno abbia concorso a causare l’incidente.
Chi pratica lo sci fuori pista, lo sci alpinismo e le attività escursionistiche in ambienti innevati, deve obbligatoriamente dotarsi di dispositivi elettronici di segnalazione e ricerca Artva (Apparecchio di ricerca dei travolti in valanga), nonché di pala e sonda da neve.
È sempre consigliato affidarsi ai bollettini meteo e di neve emessi dai centri nivometeorologici, per non essere sorpresi da eventi atmosferici importanti o sul pericolo di valanghe.
Per le restrizioni dovute alla pandemia ci sono poi dei comportamenti che vanno seguiti.
Le funivie e le cabinovie, durante la fase di trasporto dei passeggeri, devono essere aerate mantenendo aperti i finestrini. In tutti gli ambienti al chiuso e nella fase di imbarco (anche all’aperto) e durante le fasi di trasporto è vietato consumare alimenti, bevande e fumare. Una volta giunti alla stazione di monte, gli utenti dovranno allontanarsi nel più breve tempo possibile.
Per accedere agli impianti sarà necessario dimostrare di avere la certificazione Covid-19 secondo le regole delle norme vigenti e, in quelli di risalita chiusi come funivie, cabinovie e seggiovie che utilizzano la copertura è obbligatorio l’uso della mascherina FFP2, anche in zona bianca.
All’interno delle aree dei comprensori sciistici dovrà essere mantenuto il distanziamento interpersonale di almeno un metro, con il personale degli impianti che, attraverso percorsi segnalati, inviterà le persone ad osservare la segnaletica predisposta al fine di evitare assembramenti, regolando così i flussi.
A vigilare sul rispetto delle regole sulle piste da sci ci sono gli operatori di polizia che sono impegnati nel “Servizio di sicurezza e soccorso in montagna”, e sono i primi a intervenire in caso di incidente o violazioni, garantisce il primo soccorso, svolge accertamenti e contestazioni di violazioni amministrative e svolge i suoi compiti anche in sinergia con il soccorso sanitario, il soccorso alpino, con le altre forze di polizia ed enti privati.