Nel mese di marzo 2012 l’energia elettrica richiesta in Italia, 27,4 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 5,2% rispetto a marzo dello scorso anno. Depurata dagli effetti di calendario e temperatura, la variazione della domanda elettrica di marzo 2012 diventa -4,9%. A parità di giornate lavorative (22) si è avuta una temperatura media superiore di pochi decimi di grado centigrado rispetto a marzo 2011.I 27,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di marzo 2012 sono distribuiti per il 47,1% al Nord, per il 28,7% al Centro e per il 24,2% al Sud.A livello territoriale, la variazione della domanda si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -5,4% al Nord e -4,8% sia al Centro che al Sud.Nel mese di marzo 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 83,2% con produzione nazionale e per la quota restante (16,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,0 miliardi di kWh) è diminuita dell’8,0% rispetto a marzo 2011. Sono in crescita le fonti di produzione eolica (+14,9%) e fotovoltaica (+327,5%). In flessione le fonti idroelettrica (-33,7%), termica (-11,8%) e geotermoelettrica (-3,1%).Nel primo trimestre del 2012 la domanda di energia elettrica e’ risultata in calo dell’1,9% rispetto ai valori del primo trimestre del 2011; a parita’ di calendario il valore e’ -3,3%. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di marzo 2012 rispetto al mese precedente e’ risultata pari a -4,4%. Il primo trimestre 2012 risulta in crescita, seppur molto debole (+0,3%), rispetto all’ultimo trimestre del 2011. Il profilo del trend si mantiene stazionario.