Nel mese di aprile 2012 l’energia elettrica richiesta in Italia, pari a 24,5 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 6,2 per cento rispetto ad aprile dello scorso anno, riportandosi in valore assoluto sui livelli di fabbisogno di aprile 2009. Depurata dall’effetto di calendario, la variazione della domanda elettrica di aprile 2012 diventa -5,8 per cento. Lo comunica Terna in una nota sottolineando che, "con una temperatura media mensile pressoche’ invariata rispetto ad aprile dell’anno scorso, si è infatti avuto un giorno lavorativo in meno (19 vs 20). I 24,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di aprile 2012 sono distribuiti per il 46,4 per cento al Nord, per il 29,1 per cento al Centro e per il 24,45 per cento al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -6,7 per cento al Nord, -4,8 per cento al Centro e -6,1 per cento al Sud. Nel mese di aprile 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 84,9 per cento con produzione nazionale e per la quota restante (15,1 per cento) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,1 miliardi di kWh) e’ diminuita del 5,9 per cento rispetto ad aprile 2011. Sono in crescita le fonti di produzione eolica (+62,9 per cento) e fotovoltaica (+184,1 per cento). In flessione le fonti idroelettrica (-29,3 per cento), termica (-10,0 per cento) e geotermoelettrica (-0,7 per cento). Nel primo quadrimestre del 2012 la domanda di energia elettrica e’ risultata in calo del 2,9 per cento rispetto ai valori del primo quadrimestre del 2011; a parita’ di calendario il valore e’ -3,8 per cento. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di aprile 2012 rispetto al mese precedente è risultata pari a -0,3 per cento. Il profilo del trend assume un andamento negativo", conclude la nota.