‘Fermare un ritorno al passato inutile e pericoloso e far uscire finalmente l’Italia dall’eta’ del carbone’. E’ questo l’obiettivo della campagna Wwf ‘Decarbonizziamo l’Italia’ che parte oggi sul web e sui principali social network. ‘Decarbonizziamo l’Italia ha un duplice significato – spiega Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia – Infatti, il nostro obiettivo non è solo quello di liberare l’Italia da una fonte di energia vecchia e sporca come il carbone, ma anche di avviare finalmente il nostro paese a un’economia carbon free, che punti sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica: ovvero, che guardi al futuro’. Il carbone è la fonte energetica nemica del clima e della salute per eccellenza: infatti, anche se contribuisce per il 12% alla produzione di energia elettrica nazionale, il carbone è responsabile di oltre il 30% delle emissioni italiane di gas serra. Una proporzione insostenibile e senza futuro che però viene supportata continuamente da chi continua a fare affari col carbone. Anche i filtri più sofisticati presenti negli impianti di ultima generazione, spiega il Wwf, consentono l’emissione di una quantità di polveri sottili 71 volte superiori a quelle di una centrale a ciclo combinato a gas, mentre sono totalmente inefficaci per il particolato ultrafine, quello più pericoloso per l’uomo. Per non parlare del mercurio, sostanza altamente nociva in grado di limitare lo sviluppo neuronale degli embrioni umani fin da prima della nascita. A fronte di una potenza elettrica installata che supera i 106.489 Megawatt, il picco di consumi raggiunto in Italia non ha mai superato i 56.822 Megawatt. Il Wwf chiede quindi ‘quale sia il vero motivo di tanta ostinazione nel voler riconvertire a carbone la centrale di Porto Tolle, di voler ampliare con dei nuovi gruppi a carbone la centrale di Vado Ligure, di voler addirittura costruire nuove centrali a Saline Joniche, in Calabria, e nel Sulcis, in Sardegna’.