Nel mese di settembre 2012 l’energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,4 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 9,6 per cento rispetto a settembre dello scorso anno. Un calo così marcato non si riscontrava da aprile 2009, quando il fabbisogno elettrico scese del 10,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2008. lo comunica la stessa società in una nota. Depurata dagli effetti congiunti del calendario e della temperatura, la variazione della domanda elettrica di settembre 2012 diventa -7,3 per cento. Rispetto al corrispondente mese di settembre del 2011, si è infatti avuto nel settembre 2012 un minor numero di giorni lavorativi (20 vs 22) e una temperatura media mensile inferiore di circa un grado e mezzo. I 26,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di settembre 2012 sono distribuiti per il 46 per cento al Nord, per il 29 per cento al Centro e per il 25 per cento al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda si e’ articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -9,0 per cento al Nord, -9,5 per cento al Centro e -10,8 per cento al Sud.
Nel mese di settembre 2012 la domanda di energia elettrica e’ stata soddisfatta per l’88,1 per cento con produzione nazionale e per la quota restante (11,9 per cento) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,5 miliardi di kWh) e’ calata dell11,1 per cento rispetto a settembre 2011. Sono in crescita le fonti di produzione geotermica (+1,2 per cento), eolica (+46,8 per cento) e fotovoltaica (+18,7 per cento). Sono in flessione la fonte termoelettrica (-13,9 per cento) e idrica (-17,5 per cento).
Nei primi nove mesi del 2012, la domanda di energia elettrica in Italia e’ risultata complessivamente in calo del 2,3 per cento rispetto ai valori del corrispondente periodo dell’anno precedente; a parita’ di calendario il valore e’ -2,7 per cento.In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di settembre 2012 rispetto al mese precedente e’ stata pari a -4,1 per cento. Su base trimestrale, il terzo trimestre 2012 ha fatto registrare un incremento dell’1,4 per cento rispetto al secondo trimestre. Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.