E’ un’anomalia del tutto italiana quella di mettere all’asta pacchetti di consumatori che non hanno scelto il proprio fornitore di energia elettrica: i consumatori, che non scegliessero un fornitore di energia elettrica entro il 1 luglio del prossimo anno (così come prevede l’attuale testo del disegno di legge sulla concorrenza), si ritroverebbero, infatti, messi all’asta e assegnati a fornitori che acquisterebbero "pacchetti" di utenti suddivisi su base territoriale (con probabile aumento delle tariffe). Abbiamo voluto verificare se in altri Paesi dell’Unione europea esistessero tali norme. Non ne abbiamo trovate. Ci viene il sospetto (pensiamo male, ovviamente), che sotto ci siano interessi di qualche parte, altrimenti, non ne comprendiamo il motivo. Maggiore efficienza nella fornitura di energia elettrica al consumatore? Minori costi? Non ci risultano. Dunque, a cosa serve una norma cosi’ insensata?
Qualche parlamentare delle Commissione Industria di Camera e Senato potrebbe chiarircelo?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc