CODACONS; FATTURAZIONE A 28 GIORNI COSTATA FINORA 83 EURO A FAMIGLIA

La fatturazione a 28 giorni introdotta negli ultimi due anni dalle compagnie telefoniche è costata mediamente finora 83 euro a famiglia. Lo denuncia il Codacons, associazione che ha avviato una intensa battaglia legale contro la pratica illegale sulle bollette nel settore delle Tlc e delle pay-tv, e che chiede ora rimborsi in favore degli utenti.
“Le compagnie telefoniche, una dietro l’altro, stanno annunciando il prossimo ritorno alle bollette mensili, e con grande ritardo si è mosso anche il Governo, ma tutto ciò non basta e anzi si profilano nuovi pericoli per i consumatori italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – La fatturazione a 28 giorni è costata circa 2 miliardi di euro agli utenti della telefonia, con un aggravio di spesa di circa 83 euro a famiglia. Soldi che sono stati incamerati dalle compagnie telefoniche in modo del tutto illegittimo, e che ora devono essere restituiti ai consumatori, pena una valanga di azioni risarcitorie promosse dal Codacons”.
Ma l’associazione lancia anche un nuovo allarme rincari: “Per aggiornare i propri sistemi informatici e i software e tornare alle bollette mensili, le compagnie telefoniche dovranno sostenere dei costi ingenti che, con ogni probabilità, saranno scaricati sugli utenti – denuncia Rienzi – Senza contare che gli operatori difficilmente accetteranno di rinunciare all’8% di guadagni aggiuntivi finora garantiti dalle bollette a 28 giorni. Tutto ciò rischia di portare ad aumenti delle tariffe telefoniche a totale svantaggio dei consumatori”.
Ora le compagnie saranno chiamate dal Codacons a restituire 2 miliardi di euro ingiustamente pagati dagli utenti a causa delle fatturazioni a 28 giorni – prosegue l’associazione – Già da oggi i consumatori possono scaricare sul sito www.codacons.it il modulo per attivare la procedura dinanzi al Corecom e ottenere dal proprio operatore il rimborso delle maggiori somme pagate negli ultimi due anni.