L’Assemblea di fine anno di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, ha eletto i 10 componenti del Consiglio Generale che arriva a 32 Consiglieri.
I nuovi Consiglieri sono: Margherita Avigni (Terziario Innovativo Confindustria Mantova), Paolo Barbagli (Presidente ANISGEA – Associazione Nazionale Imprese per i Servizi Gas Energia Acqua), Gianluca Caiazza (Consigliere ASSOTEC – Associazione industrie produttrici di piattaforme software e di servizi cloud), Tommaso D’Onofrio (Presidente AISCRIS – Associazione italiana società di consulenza per la ricerca l’innovazione e lo sviluppo), Maurizio Fargnoli (Past President ASAS – Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio), Ezio Fregnan (ASSOKNOWLEDGE – Associazione Italiana dell’Education e del Knowledge), Raffaele Giuliano (Consigliere Sezione Information Technology Unindustria-Lazio), Giovanni Emilio Maggi (Consigliere SISTEMA GIOCO ITALIA – Federazione di Filiera del Gioco), Clemente Reale (Vice Presidente UNIREC – Unione nazionale imprese a tutela del credito), Andrea Vivi (Consigliere ALPI – Associazione Laboratori e Organismi di Certificazione e Ispezione).
“Guardiamo in positivo alle sfide che l’emergenza sanitaria ci pone ” è il commento di Stefano Zapponini, Vice Presidente Vicario di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici – “un percorso impegnativo, un cambio di passo obbligato per tutti, una spinta forte al cambiamento organizzativo e dei modelli di business per per tutte le imprese, manifatturiere e di servizi, pubbliche e private. Un cambio di paradigma disruptive, non più solo auspicato ma oggi indispensabile per la competitività e, in alcuni casi, la stessa sopravvivenza delle imprese.
Per questo diventa fondamentale portare a termine, fino in fondo e perseguendo l’obiettivo di valorizzazione degli investimenti immateriali, una delle chiavi più importanti per la crescita delle imprese, Transizione 4.0, il Piano MISE del Ministro Patuanelli che accompagna la trasformazione dei settori imprenditoriali in chiave digitale. Così come auspichiamo che si arrivi presto ad una definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, con una governance chiara ed un coordinamento efficacie, a livello centrale e locale, delle enormi risorse che l’UE metterà a disposizione del nostro Paese. Su questi e su altri temi sfidanti per le imprese, a cominciare dalla necessaria riorganizzazione flessibile e smart del lavoro” – conclude Zapponini – “il nostro Consiglio lavorerà fin da subito, proseguendo e rafforzando l’azione che la Federazione sta portando avanti da anni, per affermare il ruolo fondamentale delle imprese di servizi ad alto valore aggiunto, quelle che l’Europa chiama Knowledge intensive business services, quelle cioè che supportano la crescita competitiva di tutti i settori dell’economia – manifatturiero, agroalimentare, costruzioni, infrastrutture, turismo, sanità, … – e che possono efficacemente imprimere un nuovo impulso all’ efficientamento organizzativo e alla trasformazione in chiave digitale anche alla Pubblica Amministrazione”.