Comitato di solidarietà: nel 2024 benefici per 34,5 milioni di euro a vittime di mafia e di reati intenzionali violenti

Nell’ultima seduta del 2024 il Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti, presieduto dal Commissario Felice Colombrino, ha deliberato la concessione di oltre 3 milioni e 400mila euro di indennizzi.

In particolare durante la riunione – a cui hanno preso parte rappresentanti dei ministeri dell’Interno, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze e delle Imprese e del Made in Italy, del Lavoro nonché rappresentanti della Concessionaria Consap – sono stati riconosciuti oltre 2 milioni di euro in favore di vittime di reati di tipo mafioso e dei loro familiari per i danni subiti. È stata, inoltre, deliberata l’assegnazione di oltre 780mila euro a favore di vittime di violenza sessuale, spesso subita in ambito domestico da parte del convivente o di un familiare, e di familiari di vittime di omicidio.

Infine, nell’ambito degli aiuti economici alle famiglie affidatarie di minori orfani di crimini domestici o di violenza di genere, ovvero femminicidi, il Comitato ha riconosciuto contributi per borse di studio e la gratuità della frequenza scolastica presso convitti o istituti di istruzione come interventi di sostegno al diritto allo studio.

Complessivamente nel corso del 2024 il Comitato di solidarietà ha concesso oltre 34 milioni e 500mila euro di indennizzi.

In particolare, sono state 1.125 le istanze di accesso al Fondo di rotazione presentate dalle vittime dei reati di tipo mafioso per un totale di 28 milioni e 500mila euro di benefici concessi.

Per le vittime dei reati intenzionali violenti, come omicidi, femminicidi e violenze sessuali, le istanze presentate nell’anno in corso sono state complessivamente 501, per un importo totale di oltre 5 milioni e 500mila euro di indennizzi riconosciuti.

Nel corso del 2024, particolare attenzione è stata dedicata anche all’esame delle 111 istanze di orfani di crimini domestici e delle famiglie affidatarie, con la concessione di oltre 500mila euro per le borse di studio, per le spese mediche e per la formazione e l’avviamento al lavoro.